L’immagine della città è quella dei suoi spazi pubblici. Nei centri la storia ha consolidato segni dello spazio per l’incontro, il mercato, la festa comune, che sono diventati il simbolo stesso delle città. Quando nelle nuove piazze e vie vogliamo riprodurre quel senso dello spazio “civile”, allontaniamo in primo luogo i segni del predominio dell’auto, ricerchiamo la dimensione del rapporto umano, dove le case, le cose e il suolo sono disegnati per stare, camminare, sedersi, in ogni posto, senza soluzione di continuità. La città è lì, si tocca, si percorre, ci circonda come le pareti e il pavimento di una casa amata.